STRAMONIO – Ugo Riccarelli

Stramostramonionio, il protagonista del romanzo di Riccarelli è un ragazzo che al principio dell’avventura è un diciottenne, timido, impacciato, inesperto sul mondo. E la sua corporatura esile sembra rappresentare bene questa sua fatica. Tutto inizia con l’esame di maturità, esperienza costellata di fatiche ed imprevisti. Poi le difficoltà economiche della famiglia, la sua camera data in subaffitto e la necessità di mettersi in gioco per la vita che lo attende. La difficile ricerca del lavoro lo porta ad occuparsi di raccolta dei rifiuti. Ed è proprio qui, grazie ai colleghi, al burbero coposquadra Lupo, all’esercizio di “ripulire la città” di nuovo, ogni giorno, con la stessa cura e passione, che permette a Stramonio di crescere, di farsi uomo. Un breve romanzo, che l’autore dedica ai giovani che oggi devono diventare adulti, in un mondo dove l’immondizia non è solo quella che quotidianamente abbandoniamo in strada perchè altri si occupino di eliminarla dal nostro sguardo, ma comprende “il cirpame culturale, politico e mediatico in mezzo al quale tutti noi, viviamo” (Cfr. Presentazione)

Questo romanzo ci è proposto al termine del cammino associativo “#viaggiando”.

Gli stimoli che se ne possono cogliere, in linea con la tappa di Pentecoste, l’incontro che invia sono numerosi:

– La necessità per ognuno di trovare il proprio posto nel mondo, la ricerca di un senso del vivere. E l’importanza del lavoro in questa personale ricerca.

– Il valore delle relazioni, anche intergenerazionali, nel cammino di ricerca e la possibilità di costruire un quotidiano nuovo, non solo nonostante, ma proprio grazie agli altri che ci vivono accanto.

– la cura della speranza per un futuro di felicità, a volte ingenuo gioco, spesso potente arma di sopravvivenza che permette di non sprofondare nel presente e, allo stesso tempo, non vivere rimpiangendo il passato.